Collezione di modelli di macchine e attrezzature agricole

I testi

  L'orto agrario

L’Orto Agrario dell’Università degli Studi di Padova ha rappresentato per quasi due secoli (dal 1762 al 1946) il fulcro dell'insegnamento tecnico-scientifìco e della ricerca e sperimentazione nel settore agricolo.
Derivato dalla Cattedra di Agricoltura istituita dal Senato della Repubblica Serenissima per affrontare con basi scientifiche alcune problematiche di sanità animale, si impose rapidamente quale istituzione vocata al progresso dell’agricoltura veneta.
Le vicende che nel corso degli anni caratterizzarono l’Orto Agrario crearono le basi per l’affermazione a livello universitario della ricerca e della didattica in campo agricolo, premessa sostanziale all’istituzione nell’a.a. 1946-47 della Facoltà di Agraria.

  La costituzione della collezione

L'inizio della costituzione di "… una raccolta di macchine e strumenti in modello pel pubblico insegnamento …" risale al periodo della direzione dell'Orto Agrario di Padova da parte dell’abate Luigi Configliachi (1829-1854), probabilmente a seguito di un auspicio formulato dal viceré Ranieri durante una sua visita a Padova nel 1830.
Della collezione fanno parte modelli realizzati da almeno tre costruttori in tempi diversi, ma tutti con lo scopo di essere utilizzati nell’attività didattica.
Dei 316 modelli di macchine e attrezzi agricoli elencati nell'inventario, manoscritto e firmato il 21 marzo 1872 da Giacomo Zanella, Rettore della Regia Università di Padova, ne furono fortunosamente recuperati 189 negli anni ’70 del secolo scorso; essi furono restaurati e collocati in apposite bacheche, ora esposte nel Dip. Territorio e Sistemi Agro-forestali, a disposizione di studiosi e appassionati.

  Le caratteristiche dei modelli

I modelli sono realizzati in legno, in ferro e, in molti casi, in entrambi i materiali, rispecchiando attentamente la costituzione delle diverse parti.
Le dimensioni variano dai 3-4 cm per i modelli più piccoli a oltre il metro per il modello più grande. Le proporzioni dei modelli e dei vari componenti rispettano un preciso rapporto di scala; tale similitudine geometrica è legata non solo alla evidente necessità di ottenere una rappresentazione iconica il più possibile reale dei prototipi, ma anche alla possibile utilizzazione di tali modelli come elementi da cui ricavare le informazioni sulle dimensioni e sui tipi di materiale per riprodurre i prototipi stessi.

  I modelli

Il gruppo di modelli più numeroso è quello degli aratri, delle macchine per la lavorazione del terreno e delle seminatrici. Molto interessanti dal punto di vista etnologico sono le macchine usate per i lavori aziendali, quali i trinciapaglia, le lavatrici per le patate e le rape, le maciulle, i mangani, le arnie, le zangole, i torchi, che consentono di ricostruire un quadro quanto mai completo della cultura agricola dei secoli scorsi.
Alla Collezione appartengono anche oltre un centinaio di modelli di attrezzi a mano; essi costituiscono una accurata rappresentazione di quanto era disponibile nel 1800 nel settore degli attrezzi manuali impiegati nelle diverse operazioni agricole e in quelle di manutenzione di parchi e di giardini.

Immagini

  I modelli

Modelli con numerazione araba

Modelli con numerazione romana

Modelli senza numero

I filmati

  La Collezione di modelli di macchine e attrezzature agricole

Due nuovi filmati preparati dal Centro di Ateneo dei Musei descrivono la collezione di modelli di macchine e attrezzature agricole ospitata nelle strutture del Dipartimento TESAF.

Filmato sulla collezione di modelli di macchine e attrezzature agricole

Movie on the collection of agricultural machine and historical equipment scale models